Come Funziona l'Ipnosi? 

Per capire come funziona l'ipnosi dobbiamo fare una distinzione tra le nostre due menti: la mente conscia, razionale e la mente inconscia, la nostra mente profonda 

 

La mente conscia è legata alle facoltà cognitive volte all'osservazione ed alla elaborazione del mondo esterno, è la mente che analizza, risolve problemi, ci fa prendere decisioni.

La mente inconscia e’ una facoltà rivolta al sé interiore. 

L’inconscio è collocato nell'emisfero destro del cervello dove si ritiene vi siano  le capacità immaginative, la creatività, l’intuizione; a differenza invece dell'emisfero sinistro, sede delle capacità analitiche, logiche, razionali, che sono dominanti in condizioni di veglia.

Durante l'ipnosi l’ipnoterapeuta si rivolge a questa parte destra del cervello collegata al sistema limbico talamico, ponte di comunicazione tra la mente e  il corpo. L’ipotalamo è connesso all’ ipofisi che può convertire gli impulsi nervosi in messaggi ormonali;  con l'ipnosi si possono andare ad incoraggiare i meccanismi di autoguarigione che ciascuno di noi possiede o si può anche accedere a risorse di cui la persona dispone ma non è  consapevole. 

Importante è parlare nel modo corretto all’inconscio usando un linguaggio in linea con quelle che sono le capacità tipiche dell’emisfero destro, quindi ricorrendo ad immagini, metafore, utilizzando forme linguistiche positive, permessi, perché per l’emisfero destro non esiste la negazione, usandola si rischierebbe l’effetto contrario a quello desiderato. Pertanto, anziché dire “Non avere paura” meglio optare per frasi affermative come:  “Puoi avere coraggio” ; “Puoi sentirti tranquillo” . 

Quando il soggetto si trova in uno stato di trance le risorse della mente inconscia diventano disponibili si può avere una vera e propria riprogrammazione mentale. 

 

TUTTI POSSONO ESSERE IPNOTIZZATI? 

In linea di massima sì, anche se vi sono alcune persone particolarmente refrattarie, di solito si tratta di persone che esercitano su di sé un continuo e costante controllo, che faticano a lasciarsi andare.  

 

MA COME SI FA AD IPNOTIZZARE?

Il ruolo dell’ ipnoterapeuta è di accompagnare il paziente in un percorso alla scoperta prima, e all’utilizzo, dopo di quelle che sono le proprie risorse inconsce. 

Vi è una fase iniziale di lavoro basato sul colloquio in cui vengono esplorate ed esaminate attentamente le esperienze, le abilità che la persona ha appreso durante la sua vita, quali possano essere le capacità disponibili per affrontare la problematica. 

In secondo momento attraverso l'esperienza della trance, dialogando con l’inconscio si può avere accesso ad esse in modo che il paziente possa utilizzare queste risorse assolutamente personali per raggiungere i fini terapeutici e i cambiamenti desiderati. 

Per la riuscita è fondamentale la collaborazione tra il terapeuta e il paziente, Milton Erikson, nel suo lavoro con i pazienti era solito dire .. “e la mia voce ti accompagnerà..”…

Durante lo stato di trance è possibile sperimentare distacco e gran senso di tranquillià,  la respirazione  diviene allentata, così come anche la frequenza cardiaca, la risposta a stimoli esterni dolorosi è ridotta.  Una volta indotta la  trance il terapeuta trova di fronte a sé un soggetto non più imprigionato da rigidi sistemi della realtà, da rigide visioni, il processo di analisi critica viene meno ed ecco che vengono suggerite opportune suggestioni, in linea con l’obbiettivo terapeutico desiderato,  finalizzate allo star bene… finalizzate alla guarigione.. all’ evoluzione personale… 

 

 

Dott. ssa Gisella Sgambati

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